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Titolo:
Ambrose
Autore:
Fabio Carta
Casa
editrice:
Scatole Parlanti
Collana:
Mondi
ISBN:
978-88-3281-027-1
Data
di pubblicazione:
07 giugno 2017
Formato:
cartaceo, brossura 16x22
Prezzo:
15,00 €
Genere:
fantascienza
Pagine:
212
Quarta
di copertina:
Controllore Ausiliario – CA – è
uno dei pionieri ad aver sposato la causa della missione Nexus, la
frontiera virtuale dove scrivere un nuovo e pacifico capitolo della
storia umana. Ma durante la preparazione terapeutica, il suo corpo
rimane vittima di danni irreparabili. Logorato dalle metastasi, è
costretto a vivere in una speciale tuta eterodiretta da pazzi
esaltati, che combattono una guerra in bilico tra realtà e
spettacolo. Il suo destino è la morte, mentre un suo gemello
elettronico continuerà a simulare la sua esistenza nel ciberspazio.
L’infelicità di CA – figlio delle
stelle, alieno agli usi terrestri – subisce uno stravolgimento con
la comparsa di Ambrose. Un’entità che si presenta come una rosa
stillante ambra, una irriverente voce che lo guida verso sviluppi
imprevedibili. Come ribellarsi al proprio destino e scoprire cosa si
cela realmente dietro i grandi cambiamenti ai quali l’umanità
dovrà far fronte.
L’autore:
Fabio Carta, classe 1975, è
appassionato di fantascienza e dei classici della letteratura.
Laureato in Scienze Politiche con indirizzo storico, ha al suo attivo
la saga fantascientifica Arma Infero, una serie che a oggi conta due
romanzi (Il mastro di forgia, 2015 e I cieli di Muareb, 2016) e il
racconto lungo Megalomachia (Delos Books, 2016), scritto unitamente
alla finalista del premio “Urania 2016”, Emanuela Valentini. Ha
inoltre partecipato con importanti firme della fantascienza italiana
all’iniziativa benefica Penny Steampunk (2016), da cui è nato un
volume di racconti fantastico-weird a cura di Roberto Cera.
Note:
Questo romanzo nasce dal mio desiderio
di coniugare in un altro contesto planetario e storico la stessa,
articolata ambientazione fantascientifica da me immaginata in ArmaInfero. È stata per me una sfida notevole, perché quando cominciai
a scrivere lo feci negli stringenti limiti di battute dettati dal
concorso Urania, a cui volevo partecipare. Qui non c'è spazio per
spiegazioni, non accompagno per mano il lettore in ogni retroscena
della trama o nel contesto dietro ogni innovazione fanta-tecnologica.
È più complesso e insieme più agile e veloce, quantomeno nelle
intenzioni. Non più epica da planetary romance e space opera, ma il
ritmo serrato e visionario del cyberpunk. È per questo che ritengo
Ambrose il mio primo, vero romanzo; anche perché è il mio primo
libro realmente stampato su carta.
Big da sfidare:
"Pace eterna" di Joe
Haldeman
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