
Strategie
di scrittura - Strumenti essenziali per ogni scrittore
Salve
a tutti, aspiranti scrittrici e scrittori in fasce!
Ansiosi
di scrivere come dei veri professionisti?
Non
vedete l’ora di stupire amici e parenti con i fluidi volteggi della
vostra penna?
Beh,
a chi lo dite!
La
formula magica non esiste, lo sappiamo. E neanche la ricetta pronta.
O il martello dorato. Nada. Nisba.
Che
fare, allora?
Non
tutto è perduto!
Con
un briciolo di pazienza e molta buona volontà, possiamo impadronirci
di tecniche in grado di cambiare il volto dei nostri testi.
Un
gradino alla volta, come afferma la cara vecchia metafora.
Roy
Peter Clark - il geniale autore del manuale “Writing Tools” su
cui baseremo i nostri articoli - lo ammette sin dalle prime battute:
sono appena “viti e bulloni”.
Ma
in fondo in fondo, non è fatta di viti e bulloni persino la Torre
Eiffel?
Propongo
un patto: il sottoscritto farà del suo meglio per masticare i
concetti sciorinati dall’autore e sfornare un articoletto per
ciascuno, con un occhio di riguardo alla sintesi e agli esempi
pratici.
Voi,
in cambio, arricchirete ogni articolo con una bella sfilza di
commenti, critiche, esempi, contro-esempi, e così via. Bello, vero?
Abbiamo tutti da guadagnarci, per il bene nostro, dei nostri parti
letterari, e soprattutto dei poveri lettori...
Non
ci sono regole, a parte le due di sempre: educazione e buon senso.
Mano
agli attrezzi, montiamo la nostra torre!
Strategia
nº1 – Inizia le frasi con soggetto e verbo
Una
frase chiara e semplice dovrebbe sempre iniziare con soggetto e
verbo, seguiti dagli elementi subordinati: il significato principale
viene a galla prima delle parti secondarie.
Ecco
qualche esempio dove il soggetto, il verbo e l’eventuale
complemento esprimono fin da subito il concetto chiave. Gli elementi
secondari stanno in coda.
Korbak
soppesò la lancia,
forgiata nel fuoco eterno dagli antichi Maestri dell’Acciaio.
Thalita
balzò sul dorso della bestia,
senza porsi troppe domande sullo sciame di mosche e sul tanfo di
carne putrida.
Ti
guardo e mi chiedo
se anche tu mi hai visto.
Scrittori
di una certa abilità possono riempire pagine su pagine con questa
identica struttura. Chiarezza ed energia narrativa fluiscono da una
frase alla successiva, producendo un continuum
di gradevole lettura.
Si
svegliò all’alba.
Aveva
lavorato
due giorni interi senza sosta, ma preferì non pensarci. Preparò
una tazza
di caffè forte, nero, come piaceva a lei, prima che lo mollasse per
quell’idiota. Afferrò
un cracker
e lo spezzò sul fondo della tazza. Magari fosse stato il collo
dell’idiota.
L’occasionale,
breve formula introduttiva tiene lontana la monotonia:
Dall'alto
dei bastioni,
vidi compiersi il miracolo.
Sulla
collina
calò un silenzio senza fine.
Inatteso,
un urlo di guerra squarciò la tela della notte.
Soggetto
e verbo sono spesso separati nella prosa. Questo ritardo, anche
quando esiste per una precisa ragione, rischia di confondere il
lettore.
Per
esempio:
Thalita,
dai riccioli neri intrisi d’olio profumato, vibranti come minuscole
serpi intorno al perfetto ovale del viso, gli
conficcò la spada nello stomaco.
potrebbe
diventare:
Thalita
gli conficcò la spada nello stomaco.
I suoi riccioli neri, intrisi d’olio profumato, vibrarono come
minuscole serpi intorno al perfetto ovale del viso.
Qualcuno
apprezzerà di più la prima versione, e perché no, in fondo la
lettura è un atto soggettivo. Io continuo a difendere la seconda: la
trovo più agile e comprensibile, come diretta conseguenza della
prossimità tra soggetto e verbo.
Se
si vuol creare suspense,
o aumentare il livello di tensione del testo, o stimolare a più non
posso la curiositá del lettore, o guidarlo lungo un viaggio zeppo di
meravigliose descrizioni, o magari costringerlo a leggere, leggere, e
ancora leggere fino a fargli perdere del tutto il filo, si può
lasciare soggetto e verbo in fondo. Come ho appena fatto.
Esempio:
Giù,
sempre più giù, in fondo al pozzo di Ethel, dove la luce non poteva
arrivare, dove l’aria era solida ed il calore soffocante, dove il
pensiero della libertà era soltanto una tortura crudele, il
gigante giaceva in catene.
Potevo
iniziare dalla frase principale, ma avrei gettato al vento
l’occasione di stimolare il lettore con un briciolo di sana
suspense
- fin troppa, diciamo la verità, al terzo “dove” avrei gettato
il libro dal balcone!
Per
finire, un paio di consigli ed esercizi suggeriti dal nostro amico
Roy:
- prendi un articolo di giornale o un libro: verifica la posizione di soggetti e verbi nel testo;
- ripeti l’esercizio con un tuo scritto;
- ripeti con un testo che ancora stai scrivendo;
- la prossima volta che la genesi di una frase ti darà il mal di testa, prova a riscriverla iniziando da soggetto e verbo;
- per ottenere una variazione di ritmo, utilizza una frase con soggetto e verbo nel finale.
E
questo è quanto, in attesa dei vostri contributi. Mi raccomando,
limitatevi all’argomento “soggetto e verbo”, perché nelle
prossime settimane avremo molta altra carne da mettere al fuoco...
Buono
studio!
Lone.Wolf
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9 commenti:
questi articoli sono meravigliosi..lo scrivere non è sempre immediato,a meno che non sia un talento naturale. ma sono del parere che tutto si può imparare..li leggerò volentieri:)
Grazie valeottantadue! Proprio così, i "fondamentali" contano nella scrittura come in qualsiasi altra attività. Vale anche per Messi e George Martin :)
Ben fatto Wolf! Aggiungerei che le frasi brevi ti permettono di gestire al meglio il ritmo del paragrafo.
Giustissimo Sire! Tante frasi brevi per gestire al meglio il ritmo, poi una lunga per quell'improvvisa variazione...
Argomento degno di un intero articoletto, contateci!
Basta che non ci si riduca al livello di Peter Hamilton, che rovina i suoi romanzi con frasi dalla sintassi. Inesistente. Come quella. Che ha questo periodo. Non esagero.
Francesco
Vero. Anche. Questo. :)
Grazie Francesco!
Il troppo stroppia, che siano frasi eccessivamente corte o eccessivamente lunghe. Meglio riservarne l'uso a casi specifici, quando cerchiamo un "effetto speciale" che colpisca il lettore.
Aspirante, mai stanco di imparare. Ammetto che questa tecnica mi riusciva bene, naturale. Ma non la sapevo ancora e ora, quando mi ritroverò di fronte a frasi illegibili, farò tesoro di questi consigli, in modo da poterne usufruire al massimo.
Grazie, Egidio
Grazie, sono una poetessa e inizio una frase sempre dal verbo e poi dal soggetto ... Rispetterò la regola. Grazie. Paola Cerroni
molto utile questa pagina complimenti
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