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Titolo:
"ARMA INFERO – I Cieli di Muareb"
Autore:
CARTA Fabio
Editore:
Inspired Digital Publishing
Data
di uscita: 17
Maggio 2016
ISBN: 9788894182002
Genere:
Fantascienza (sub: distopico, military sci-fi, hard sci-fi, space
opera, planetary romance)
Prezzo:
€ 1,99 (€2,49 su Google Playstore)
Formato:
ebook (ePub, Mobi)
Pagine:
700 ca
Sinossi:
“Quello
era il cielo di Muareb, quello vero, senza polvere e venti, terso,
pulito, brillante. Non ho mai potuto narrare di questo a nessuno
finora. Lo farò a voi.”
Lakon
e Karan sono divisi. Karan, con l'amata Luthien, si trova a sud
nell'esotica e rigogliosa Gargan mentre, Il Mastro di Forgia,
prosegue la sua ricerca nelle remote lande boreali. Pur così lontani
i nostri protagonisti vedranno intrecciarsi nuovamente le loro storie
sullo sfondo di una guerra civile dove, la furia cieca dell’uomo,
scatena il potere di nuove e terribili armi. Contro queste barbarie,
la cavalleria coloniale, è costretta ad evolversi crescendo e
diventando qualcosa di diverso e migliore. Tra intrighi e lotte
interne, la Falange, potrà trovare la forza di levarsi sopra le
bassezze e i tradimenti del nemico solo grazie a Lakon e alla sua
arcana sapienza che la porteranno su in alto fino a solcare i cieli
di Muareb.
Note/commenti dell'autore:
Come
molti della mia generazione ho subito il fascino del mondo fantasy ed
in particolare della narrativa di fantascienza pura e della space
opera. La crescente passione per questi generi, ha fatto nascere in
me l’ispirazione e la voglia di riversare tutte le mie idee e
fantasie su carta che si sono trasformate nel mondo di Arma Infero.
Un
mondo immaginifico, lontano, inospitale e brutale; ma state
tranquilli, è un mondo che non esiste, perché è fatto solo di
parole. Io amo le parole. Per questo sono uno scrittore.
Queste
per me sono come i colori sulla tavolozza di un pittore. Si può
essere bravissimi ad immaginare racconti come a disegnare opere
d'arte ma, ma senza colori nel proprio vocabolario il risultato non
potrà che essere banale, ripetitivo, povero. Tutti sono bravi a
immaginare e a sognare, tutti riusciamo più o meno ad esprimerci,
talvolta persino a gesti. Ma raccontare – e farlo bene – è
tutt’altra cosa. Io c’ho provato.
Amo
sognare ed evadere da quanto v’è di noioso e banale e squallido.
Se proprio devo voltarmi e rivoltarmi in un mondo pessimo, ebbene
faccio in modo che quel mondo l’abbia creato io. Muareb, pianeta
roccioso nella costellazione dell’Altare, un mondo che non c’è
ma che è quanto più verosimile ci possa essere, rispettoso quanto
meno delle elementari leggi della scienza, non campato in aria. Fatto
di parole e di fantasia, ma seriamente: fantascienza.
La
fantascienza è da sempre il crogiolo di ogni mio interesse, l'ambito
dove riverso le mie passioni, uno stimolo per le idee, un contenitore
intellettuale e il collante fondamentale delle mie ispirazioni, che
mi permette di fondere assieme tutte le mie riflessioni quotidiane su
tematiche complesse e leggere, generali e particolari. Di tutti i
vari generi, categorie e universi creati, la fantascienza è
sicuramente quella che maggiormente riesce a dare sfogo al mio estro
creativo. E poi sognare come un bimbo di mondi lontani tra le stelle,
popolati da mostri alieni e cavalieri spaziali è...semplicemente
fantastico. Magico!
Magia?
Ma non si parlava di scienza, per quanto fantastica? Eppure persino
il maestro della hard sci-fi, Arthur C. Clarke disse una volta:
"...Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile
dalla magia”. Amen.
Ebbene,
la scienza è la mia personale magia, è lo strumento fantasy dei
miei mondi fantascientifici, con cui sogno di meraviglie impensabili
cercando però di rimanere coi piedi ben piantati nel prosaico
terreno della verosimiglianza. Come scrittore di sci-fi la scienza ha
per me un ruolo fondamentale, collocandosi come il pilastro alla base
delle mie idee, il filo principale di tutte le trame e gli intrighi
dei miei racconti. L’universo di Arma Infero è l’esempio
perfetto del mio rapporto con la scienza, dove ogni mezzo o strumento
tecnologico, per quanto fantasmagorico, si basa su solidi principi
scientifici che gli conferiscono un senso di realtà e tangibilità;
principi che ho dovuto approfondire in lunghe ricerche e non senza
difficoltà. Ciò nonostante i risultati ottenuti mi hanno
soddisfatto, perché non c'è nulla di più magico di una scienza in
grado di meravigliare. Una scienza che non deve per forza essere solo
una tra le nobili scienze naturale (c.d esatte).
Secondo
me questa è la fantascienza: non si può evocare un prodigio
tecnologico senza darne conto al lettore amante del genere,
razionalista e curioso per antonomasia, che brama dettagli e
spiegazioni! Perché sarebbe come volerne insultarne l'intelligenza
sbattendogli sotto il naso uno sciocco gioco di prestigio, quello sì
per definizione volto solo a meravigliare con la pretesa di non
svelare nessun segreto. Arma Infero è nato di getto, dalla mia
personale necessità di metter ordine ad una moltitudine di pensieri
ed idee che da molto tempo turbinavano nella mia testa. Il mondo di
Muareb è sorto infatti dal desiderio di coniugare due tra le mie più
grandi passioni: i miei studi universitari in storia, sociologia e
geopolitica con i miei interessi più frivoli e ludici, ossia film,
videogiochi, fumetti e romanzi. Mi è sempre piaciuto creare storie,
ovviamente di genere fantastico, cosa che fino a questo momento avevo
concretizzato solo nei miei giochi di ruolo adolescenziali e in
qualche racconto qua e là. Ho sempre scritto per la semplice voglia
di raccontare e per la stesura iniziale di Arma Infero non è stato
differente.
Poi
sono riuscito a pubblicare il Mastro di Forgia, primo episodio di
un’ampia cronaca planetaria; e adesso il secondo Volume – I Cieli
di Muareb – in attesa del Terzo. L’universo di Arma Infero ha
ancora molte tematiche, riferimenti e contesti che saranno
approfonditi. State pur certi che c'è ancora molto da dire, ancora
molto da raccontare su Muareb.
BIO:
Carta
Fabio, classe 1975; appassionato di fantascienza ma anche dei
classici della letteratura, come i romanzi del ciclo bretone e
cavallereschi in generale; laureato in Scienze Politiche in indirizzo
Storico - Politico, ha scritto “I Cieli di Muareb” dopo il
fortunato esordio con il suo primo romanzo, “Il Mastro di Forgia”,
primo volume della saga di Arma Infero. Impiegato, marito e padre di
due figli; nei ritagli di tempo concessi dal lavoro e dalla famiglia
- abituata a tollerare pazientemente i suoi momenti di evasione nel
remoto spazio siderale – Fabio prosegue indefesso nella stesura
della sua saga, gettando complotti, guerre ed eroi dalla tastiera
sullo schermo del pc, fantasticando sul giorno in cui potrà eleggere
la sua passione a professione.
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