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Titolo: Dreamscapes - I racconti perduti Volume 2
Genere: Vari
Rating: 7
Prezzo: Euro 3,49
Sinossi:
Dreamscapes
i racconti perduti seconda antologia composta da quindici racconti
che spaziano dall'horror, fantasy, paranormal, urban fantasy,
fantascienza.
Fabio Porfidia è l'illustratore che ha partecipato sia per la copertina che per alcune illustrazioni interne.
I racconti inseriti sono disponibili anche singolarmente.
Fabio Porfidia è l'illustratore che ha partecipato sia per la copertina che per alcune illustrazioni interne.
I racconti inseriti sono disponibili anche singolarmente.
Recensione:
Oggi ci occupiamo di
un testo edito dalla piccola casa editrice GDS,
e frutto del secondo concorso lanciato dalla stessa al fine di
scovare racconti di autori emergenti. Il risultato finale è
l'antologia Dreamscapes
- I racconti perduti Volume 2.
Partiamo
dall'aspetto puramente estetico dell'epub, che presenta una cover a
mio parere gradevole (l'illustratore è Fabio Porfidia
che ha impreziosito l'epub con altre pregevoli tavole), ma che
risente di alcune leggerezze in fase di “confezionamento”, visto
che all'interno della raccolta non tutti i racconti presentano la
stessa formattazione e l'editing pare non essere stato curato con
uniformità, cosa abbastanza fastidiosa non trattandosi di un testo
autoprodotto e venduto al prezzo di 3,49 Euro. Per quanto riguarda la
formattazione non credo si tratti del mio fidato reader, ma se così
fosse vi prego di segnalarmelo.
Chiudiamo
la parentesi relativa alla forma per concentrarci su quello che in
fin dei conti più ci interessa: il contenuto.
In
generale posso affermare che il livello dei racconti è buono, sia
per stile che per qualità delle trame. Ci troviamo comunque innanzi
a una raccolta eterogenea, e questo ne è al contempo pregio e
difetto, spaziando da racconti prettamente sentimentali, a horror e
fansasy.
Insomma,
un pot
pourri
tutto sommato piacevole, capace di intrattenerci facendoci assaggiare
diversi mondi, ognuno interessante a suo modo. Sarebbe inutile
analizzare approfonditamente ogni racconto, quindi mi limito a rapide
impressioni assolutamente personali che mi sono appuntato in corso di
lettura.
Sono
rimasto positivamente colpito dall'eleganza della prosa di Lily
Carpenetti nel suo “Cenere”, e dalla capacità di evocare scenari
cupi di Andrea Schiavone con il suo “Kangor”. Ho trovato ben
scritto “SH 2.0” di Michele Botton nella sua rivisitazione di
Sherlok Holmes.
Colpito
dalla delicatezza del racconto di Viviana de Cecco in “Astro –
la regina della luce”, pur non essendo certo il mio genere.
Molto
bello e originale “L'abisso alla fine del mondo” di Alessio del
Debbio, notevole anche “Medaglie” di Maro Bertoli.
Interessante
e capace di far riflettere “Cupole” di Alessandra Leonardi, un
testo di denuncia ambientato in un futuro quanto mai prossimo, nel
quale l'umanità si troverà a vivere sotto cupole in balia di
tecnologie capaci si soggiogarne interessi privandoli della libertà.
Originale
e ben scritto “Il pianeta delle donne” di Delfo, ma dal finale
che mi ha lasciato un po' confuso. Qualche ombra sulla chiarezza
espositiva anche per “Il guardiano di Saqquara” di Eli Noscere,
racconto comunque apprezzabile per spunti visionari.
Nota
di merito per Alessandra Sorvillo, per la sua prosa e la sua
originalità con “Le ore del cuore”, e per Giacomo Festi con
“Sfida alla morte”, racconto notevole, non tanto per l'inediticà
del tema trattato quanto per l'emozione che è riuscito a
trasmettermi. Infine, quello che è risultato il racconto che più ho
apprezzato, “L'interrogatorio” di Alice Stocco, bello.
Sul
mio racconto “Il Nuovo Dio e l'Abisso” ovviamente non mi esprimo,
segnalando solo che è strettamente legato alla mia serie di romanzi InfinitiMondi.
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Ultima
info utile è che ogni racconto è acquistabile anche singolarmente
al prezzo di 0,99 Euro.
3 commenti:
Grazie mille! Sono felice che tu abbia apprezzato! :D
Grazie per la lusinghiera preferenza, Andrea!
Posso cortesemente chiederti cosa ti abbia colpito maggiormente de "L'interrogatorio"?
Ringrazio sin d'ora per la risposta che vorrai concedermi e, dal momento che, con grande limpidezza e imparzialità, non hai voluto esprimere opinioni sul tuo racconto "Il nuovo Dio e l'abisso", ricambio la tua segnalazione scrivendo la mia personale impressione a beneficio dei lettori.
Il racconto narra ciò che accade a un Dio il quale improvvisamente si trova detronizzato e scaraventato in una dimensione in cui deve soffrire le pene e i limiti legati alla condizione corporea, alla quale non è affatto abituato. Facendo seguire le riflessioni del Dio caduto e il suo confrontarsi con l'ambiente, la punizione inflittagli da una giustizia insondabile e il Nuovo Dio, l'autore crea descrizioni evocative e con ritmo sostenuto ci porta a un colpo di scena finale.
La costruzione sintattica e il lessico lo fanno rientrare nel genere fantasy più genuino, con frasi che suonano più come sentenze piuttosto che come semplici periodi, sottolineando lo sforzo di rendere epico il racconto.
Il finale mi è piaciuto molto: dissacrante al punto giusto.
Con stima,
Alice Stocco Donadello
Che dire, Alice, credo che ne "L'interrogatorio" mi abbia colpito un po' tutto in realtà, dalla prosa che denota un'abilità consolidata e una sicurezza invidiabile nel descrivere scene anche visionarie, alla storia in sé.
Amo i racconti capaci di trasportarmi in "mondi altri" e il tuo ci è riuscito in modo esemplare, seminando spunti di riflessione interessantissimi, come il potere insito nei talismani o nei luoghi consacrati o meno.
Considerando la brevità dei racconti che compongono quest'antologia è un merito ancora maggiore riuscire in poche pagine a ricreare una storia così appagante come la tua. Complimenti!
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