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Titolo: Trilogia della Fondazione
Autore: Isaac Asimov
Genere: Fantascienza
Rating: 8
Prezzo: Euro 14,45 (cartaceo)
Sinossi:
Sono
qui riuniti i tre romanzi della Fondazione, la grandiosa saga
premiata nel 1966 come miglior ciclo fantascientifico di ogni tempo.
La vicenda, ambientata in un lontano futuro, ha inizio quando
l'Impero Galattico, che da secoli esercita il suo potere su tutti i
pianeti conosciuti, scompare, e si annunciano trentamila anni di
ignoranza e violenza. Hari Seldon, creatore della rivoluzionaria
scienza della "psicostoria", sa quale triste futuro aspetta
l'umanità. Per preservare la civiltà, decide di riunire i migliori
scienziati e studiosi su Terminus, un piccolo pianeta ai margini
della Galassia. E la Fondazione, rimasta l'unico faro del sapere, ma
sotto la perenne minaccia dei mutanti che intendono distruggerla.
Recensione:
Era ora
che io ponessi rimedio a questa lacuna vergognosa, quindi mi sono
deciso a prendere in mano un romanzo di Asimov.
Nulla da
dire, questa “Trilogia della Fondazione” non ha certo deluso le
aspettative: si tratta di un classico imperdibile, che piacerà non
solo agli appassionati di fantascienza poiché questa non è altro
che il teatro all'interno del quale viene a svolgersi una
rappresentazione spettacolare che va ben oltre i confini del genere.
Asimov è
un Maestro e lo si intuisce dalla grandiosità del suo progetto,
studiato nei dettagli e capace di tenere incollato il lettore alle
pagine del romanzo, permettendogli di ripercorrere i cinque secoli di
storia conseguenti alla caduta dell'Impero Galattico in una lunga
cavalcata appagante.
Il vero
protagonista di questa Saga è proprio l'Universo e la civiltà umana
che ospita.
Un
obbiettivo non certo semplice, ma che l'autore riesce a raggiungere
facendoci sentire infinitamente vicini alle vicissitudini della
civiltà descritta, sull'orlo del baratro della barbarie eterna.
Infiniti
pianeti con le proprie caratteristiche specifiche che tuttavia
l'autore avrà l'abilità di renderci familiari, giocando con i
protagonisti e i loro discendenti con descrizioni che saltano nel
corso degli anni di decadi intere, eppure riuscendo a non far mai
spiazzare il lettore ed anzi ad aumentarne l'empatia verso il suo
costrutto fantascientifico, realistico sin nei minimi dettagli.
Non serve
un unico protagonista per conquistare il lettore, visto che la storia
copre un arco temporale di tale portata sarebbe stato impossibile,
quindi il focus si sposta su un progetto che sta alla base del
destino dell'umanità, un oracolo messo in piedi da un precursore di
una scienza capace di predire statisticamente gli eventi futuri, tal
Hari Seldon, che con la sua profezia autoavverante caratterizzerà
gli intrecci della trilogia.
Un
progetto che aleggerà sull'intera opera e che assurgerà a mantra
ingenerando filoni narrativi eccellenti dai profondi risvolti
sociologici.
Asimov
sfodera la sua conoscenza sugli andamenti comportamentali e sui
meccanismi psicologici che caratterizzano le masse, dando origine e
una trama credibile e intrigante con colpi di scena e macchinazioni
sofisticate capaci di conquistare ogni lettore a prescindere dalla
scenografia fantascientifica che rimane un puro sfondo per ambientare
un romanzo profondo e appagante.
Insomma
non c'è molto da aggiungere, un romanzo che mi ha conquistato, una
prosa elegante e scorrevole che non risente degli oltre 50 anni che
ci separano dalla sua prima edizione.
Per gli
amanti della letteratura d'evasione, un must.
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