Nota Redazione: con la recensione che segue, a cura di Irene Grazzini, riprendiamo il nostro appuntamento legato ai romanzi stranieri di grande successo, ancora non tradotti in Italia. Romanzi che possono fornire spunti importanti per gli autori nostrani sulle probabili "tendenze" future nel nostro paese.
Autore: Soman Chainani
Casa editrice: Harper (USA)
Anno di pubblicazione: 2013
Genere: fantasy
“Quest’anno le migliori
amiche Sophie e Agatha scopriranno cosa significa essere studenti
della misteriosa Scuola
del Bene e del Male,
dove ragazzi e ragazze sono istruiti per diventare eroi o cattivi.
Con i suoi vestiti rosa e la sua devozione verso le “buone azioni”,
Sophie sa che avrà il massimo dei voti nella Scuola del Bene e che
diventerà una principessa delle favole. Invece Agatha, con le sue
ciocche disordinate, un gatto cattivo e l’avversione per la
vicinanza di chiunque, sembra destinata alla Scuola del Male.
Ma quando le due ragazze
sono portate negli Endless Woods, la loro sorte si inverte: Sophie
viene gettata nella Scuola del Male per studiare Abbruttimento,
Maledizioni di Morte e Addestramento di Famigli, mentre Agatha si
ritrova nella Scuola del Bene tra bei principi, lezioni di Etichetta
per Principesse e Comunicazione Animale. Ma se questo errore fosse la
chiave per capire chi sono davvero
Sophie e Agatha...?
"The School
for Good and Evil
è un viaggio epico in un nuovo e abbagliante mondo, dove l’unico
modo per uscire da una fiaba... è vivere attraverso di essa!”
Questa è la quarta di
copertina di un romanzo per ragazzi, New York Times bestseller 2013,
e meritatamente. L’ho conosciuto perché è stato curato dal punto
di vista grafico da un famoso illustratore italiano, Iacopo Bruno,
l’ho acquistato quasi per gioco su amazon e me lo sono fatto
spedire dall’America. E dopo la prima pagina... non sono più
riuscita a smettere di leggerlo, fino alla fine. The School for Good
and Evil lascia con il fiato sospeso sia per l’ambientazione
frizzante e originale, sia per i personaggi, che hanno una profondità
inusuale in un romanzo per ragazzi. Sophie e Agata non sono “tipi”,
la buona e la cattiva (o viceversa?), anzi, sono degli “anti-tipi”,
che ribaltano ciò che il lettore (e gli altri personaggi) si aspetta
da loro.
Anche l’intreccio
narrativo è molto ben curato, con colpi di scena che lasciano
davvero sconcertati, ma che assumono sempre un preciso significato. E
il finale... wonderful!
Peccato però che non si
tratti di un vero e proprio finale, come ho scoperto in seguito:
Chainani progetta una trilogia e il 15 Aprile 2014 uscirà il secondo
volume della saga: The
School for Good and Evil: a world without princes.
In attesa che il romanzo
giunga, forse, anche in Italia, vi invito a darci un’occhiata,
tanto è un inglese molto semplice e immediato. E scusate, adesso
vado a prenotare il secondo libro su amazon...
Irene Grazzini