Gran parte del
materiale di questo articolo - esempi esclusi - è tratto e/o riadattato dal
manuale “Writing Tools” dell’insegnante di scrittura Roy Peter Clark, che
ringrazio immensamente!
Zalaban si umettò le
labbra mentre ruotava il mestolo nel calderone con spasmodica lentezza.
Fiammate fluorescenti si riflettevano sul vetro delle cento e più bottiglie
schierate in file ordinate alle sue spalle, ognuna etichettata con un nome, una
data e una breve osservazione: “Artiglioscopendra, 20 Cal. XIX, Aggressiva -
tenere sotto controllo”, “Ittiolabirintite, 13 Br. XXI, Caustica e maleodorante
- buona col caffè”, “Tricarnia rubeola, 31 Fir. XXII, Non aprire - vi ucciderà!”
Sapete cosa mi piace di questo paragrafo? Che
sono riuscito a descrivere un alchimista cauto, meticoloso, sistematico e un
po’ fuori di testa, senza mai dover ricorrere agli aggettivi sopracitati.
È la croce e delizia di ogni scrittore, che
sia aspirante, tale o presunto tale: mostrare
le cose piuttosto che dirle.
Narrare, invece di stendere sul foglio un resoconto di concetti anonimi. La
nozione è valida soprattutto quando intendiamo descrivere il carattere di un
personaggio. Ehm, volevo dire ‘mostrare’, non ‘descrivere’...