Gran parte del materiale di
questo articolo - esempi esclusi - è tratto e/o riadattato dal manuale “Writing
Tools” dell’insegnante di scrittura Roy Peter Clark, che ringrazio
immensamente!
Nel costruire una frase, “The
Elements of Style” (Strunk e White) consiglia di “inserire le parole
enfatiche alla fine”, già questo un esempio della regola.
Il punto finale fa da segnale di stop in ogni frase. La pausa forzata nella
lettura esalta l’ultima parola.
Kotaru
sporse la testa tra le fronde e spiò l’esercito schierato nella valle. In prima
linea la massa dei fanti, quindi i cavalieri, la Guardia Reale, e infine il
Re.
Inserire la “roba forte” all’inizio o alla fine di una frase aiuta lo
scrittore a nascondere la “roba scarsa” nel mezzo.
Il botto
infernale fece alzare mille volti al cielo, dove
l’aereo era esploso in una palla di fuoco.
Questa tecnica funziona molto bene nel discorso diretto:
“Me la
sono fatta sotto” confessa il sergente Ian Smith, che proprio a quell’ora
bazzicava con gli amici per la base aerea, una lattina di birra in mano e la
bocca spalancata a ridere di qualche baggianata. “L’inferno ci è piovuto
addosso in un istante”.
Inizia con una frase forte. Nascondi l’attribuzione nel mezzo. Finisci con
un’altra bella frase.
Alcuni si riferiscono a questa tecnica come “strumento d’enfasi 2-3-1”, dove le parole o immagini più enfatiche
vanno alla fine, le seconde più enfatiche all’inizio, le meno enfatiche nel
mezzo. Piuttosto che attenersi troppo rigidamente alla regola, meglio farsi guidare
dal principio già citato: scopri i tuoi assi nella manica verso la fine o verso
l’inizio, lascia il resto nel mezzo.
L’effetto risulta amplificato alla fine di un paragrafo, dove le parole
conclusive di una frase godono del beneficio dello spazio bianco: l’occhio del
lettore è attratto a mo’ di calamita, le
parole urlano “Siamo qui! Guardateci!”.
Se i tuoi
piani per il futuro non prevedono l’esperienza di affogare nel cemento, evita
di pestare i piedi a Jeff Spader. So che lo conosci. Lo conosciamo tutti, chi
per sentito dire, chi per aver letto le sue gesta sui giornali, qualcuno
addirittura di persona. Altri l’hanno conosciuto nel posto sbagliato al momento
sbagliato. Prendi me, per esempio. È successo mentre piazzava un proiettile
tra gli occhi di mio padre.
Nello stretto contesto di questa strategia, i poeti hanno un grande
vantaggio su chi scrive prosa: sanno esattamente dove finirà la linea o il
verso. Visto che la mia propensione alla poesia è pari a quella di una capra di
montagna, riporto qui sotto uno dei migliori esempi del micidiale potere insito
nell’ordinare le parole in base all’enfasi: un breve stralcio del discorso di
Macbeth, dall’immortale - mai vissuto, dicono alcuni :) - Shakespeare.
La vita
non è che un'ombra che cammina, un povero commediante
Che si
pavoneggia e si agita sulla scena durante la sua ora
E poi non
se ne parla più. Una favola
Raccontata
da un idiota, piena di rumore e furore,
Che non
significa nulla.
Obs: la traduzione impoverisce
il tutto, cercatevi l’originale per l’esperienza DOC 100%.
E noi scrittorucoli di prosa?
Cerchiamo di fare lo stesso con le nostre frasi e i nostri paragrafi!
Esercizietti. Farli, o non farli? Questo é il problema. :)
- Leggi un discorso famoso, come quello di Martin Luther King. Studia come la disposizione delle parole produce enfasi ed emozione.
- Rileggi un saggio che abbia suscitato la tua ammirazione. Cerchia la prima e l’ultima parola di ogni paragrafo e chiediti perché l’autore le abbia inserite proprio lì.
- Fa’ lo stesso con qualche tuo scritto recente. Va’ a caccia di opportunità di riorganizzare frasi e paragrafi in base all’enfasi.
- Questo é fantastico :) Intervista i tuoi amici, annota i nomi dei loro animali domestici in ordine alfabetico. Adesso immagina che la lista debba comparire in una storia. Gioca con l’ordine dei nomi. Quale andrebbe per primo? Quale per ultimo? Perché?
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1 commenti:
Ciao, sto scrivendo una tesi di laurea su di un romanzo e ho trovato molto interessante ciò che hai scritto. Una domanda: questa tecnica dello "strumento d'enfasi 2-3-1" è mensionata nel manuale "writing tools" ? altrimenti dove posso trovare del materiale riguardo a questa tecnica ?
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