Titolo: Gardens of
the Moon [The Malazan Book of the Fallen #1]
Autore: Steven
Erikson
Genere:
epic/military fantasy
Pagine: 768
Editore: Bantam
Rating: 10/10
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Perchè
Malazan Book of the Fallen è il ciclo fantasy più
sottovalutato di tutti i tempi? La
risposta è molto semplice: perchè non sono libri dedicati a tutti,
essendo la serie fantasy più complessa mai scritta.
In
questa recensione vedrò di darvi le informazioni principali su
questo libro. Il mio obbiettivo non è di invogliarvi alla lettura,
ma di farvi capire se Malazan può soddisfare i vostri gusti. Non
iniziate a leggerla solo perchè è una serie famosa, dovete sapere
cosa vi aspetta prima di tuffarvi in questo fantastico mondo.
Innazitutto
occorre dire che per gustarsi questa serie si deve avere una
conoscenza almeno basilare del genere. Se volete iniziare il fantasy
da qui avete sbagliato indirizzo. Cominciamo.
Trama
Un diffuso malcontento regna nell'Impero di Malazan,
teatro di un'estenuante guerra e di cruente lotte intestine. Persino
le legioni imperiali, sottoposte a continui massacri, desiderano
ardentemente una tregua. Ma il dominio dell'imperatrice Laseen,
sostenuta dai suoi temibili sicari, rimane assoluto e incontrastato,
e i suoi eserciti continuano la conquista delle città ancora libere
dal giogo imperiale. E proprio quando sembra vicina la capitolazione
dell'ultima città a resistere, si mettono in moto poteri oscuri al
di là di ogni immaginazione e gli dei stessi dovranno
schierarsi nell'imminente lotta.
Mondo
Il capolavoro di Steven Erikson e Ian C. Esslemont.
World to conquer, world to share, dice la dedica
di Gardens of the Moon.
Senza troppi giri di parole, quello di Malazan è il
miglior mondo fantasy mai inventato, se si esclude l'inarrivabile
Arda di Tolkien. E' dannatamente complesso, contorto e
subdolo, ma è proprio questo il bello. Ad ogni pagina si scopre
qualche dettaglio affascinante e misterioso che invoglia la lettura
capitolo dopo capitolo.
Include decine di città, almeno 5 continenti diversi,
una decina di razze senzienti, tra cui alcune estinte, una guerra che
si potrebbe definire “mondiale”, mondi magici in contatto con il
principale, creature millenarie, esseri immortali, draghi, magia,
divinità, rivoluzioni, assassini... In pratica qualsiasi cosa sia
mai apparsa in un romanzo fantasy mainstream è presente anche qua.
Personaggi
Non so perchè aggiungo questo paragrafo. Forse perchè in ogni recensione seria è presente. Come
presentarvi personaggi che sono divenuti delle icone per il proprio
genere di appartenenza?
Kruppe, Anomander Rake, Dujek Onearm, Whiskeyjack, Shadowthrone, Oponn, gli Hound, la spada Dragnipur, Circle Breaker, Crone, Caladan Brood.
Tanto per citarvene alcuni tra i 90 e passa elencati nel
Dramatis Personae (un'aggiunta
molto utile, vi ritroverete spesso a cercare qui le info sui
personaggi) di questo
primo volume della serie. Già, sono quasi 100 i personaggi che
appaiono in questo libro. Come fare a trattarli tutti in modo
adeguato?
Chiaramente non tutti hanno la stessa importanza. Quelli
elencati sono tra i principali, quindi sono più approfonditi, ma
TUTTI hanno un ruolo nel quadro generale della vicenda. Nessuno è
solo un nome scritto per riempire la pagina.
Trama
Solitamente in un romanzo si racconta la storia di 1 o
più personaggi. Non qui.
Erikson è uno scrittore ambizioso, non per niente ha
creato il più grande background di sempre. Nella serie Malazan viene
raccontata la storia di un mondo intero, né più, né meno.
Ma, attenzione, non si scopre questo mondo pezzo per
pezzo, come sarebbe saggio fare e lecito attendersi. In questo libro
si viene catapultati in mezzo alle vicende senza spiegazioni di
sorta. Nei primi 3 capitoli abbiamo infatti 3 eventi di importanza
capitale per tutta la serie, avvenuti a distanza di anni uno
dall'altro: un colpo di stato, un massacro e un assedio.
L'assedio è solo il preludio a quello che sarà l'interrogativo focale per il resto del libro: riuscirà l'Impero Malazan a
conquistare Darujhistan?
Il vero fatto sconcertante è la quantità di trame
presenti. Scordatevi le 3-4 canoniche.
Qui ne abbiamo decine, una per ogni personaggio. Ogni singolo
personaggio principale ha un suo obbiettivo e una trama che lo segue
nel suo compimento. Ovviamente sono sempre in qualche modo collegate
con quella principale, non sono messe lì a caso.
Siate comunque preparati a non capirci nulla nella prima
metà del libro e a maledire l'autore per la seconda parte. Altresì
siate preparati a gustarvi nella rilettura (perchè lo rileggerete,
DOVETE farlo!) uno dei libri fantasy più belli di sempre e
l'autore probabilmente migliore nel genere. Perchè l'abilità di
Erikson nel creare, sviluppare e collegare queste trame è inumana.
Ogni singolo dettaglio ha importanza, questi non sono libri “da
spiaggia” come quelli di R.A. Salvatore, qui dovrete fare
attenzione a quello che state leggendo!
Magia
Pensate che inserire
divinità come personaggi principali di un libro sia una scelta
sciocca? Evidentemente non conoscete gli Ascendenti
del mondo Malazan.
Avidi, astuti, sanguinari, cattivi, subdoli,
vendicativi... iconici.
Gli Ascendenti principali in questo primo libro sono 3:
Shadowthrone, Oponn e Cotillion. Nel secondo libro ne appariranno
altri e rivestiranno un ruolo fondamentale per tutta la serie.
E' questo il valore
aggiunto del ciclo.
Quando appare sulla scena un Ascendente potrete essere sicuri che
starà arrivando un pezzo di Alta Scuola della Scrittura, roba da
incollarvi alle pagine come solo il vecchio Martin e la Hobb sanno
fare.
Semplicemente fantastici. Roba incredibile signori. E il
tutto senza farli apparire come divinità, sembrano feccia umana con
ampi, ma limitati poteri al tempo stesso. Dovrete leggere per capire.
Nei libri compaiono anche dei maghi “mortali”,
esistono degli appositi reggimenti nell'esercito Malazan a loro
dedicati.
Sarebbe troppo lungo raccontarvi di come funziona la
magia, accontentatevi di sapere che è uno dei valori aggiunti
dell'opera.
Meno
Malazan è LA serie complessa per eccellenza. Se questo
può piacere a dei fan patiti del genere come me che cercano qualcosa
in più della solita saga, è un punto negativo per la maggioranza
dei lettori. All'inizio delle recensione ho detto che è il ciclo
fantasy più sottovalutato di sempre e questo ne è il motivo.
Un lettore occasionale o non preparato a quello che la
serie offrirà, si sentirà preso in giro da questo libro. Penserà
che sia pieno di trame messe a caso in un contesto gigantesco, senza
riuscire a penetrare nella bellezza dell'opera.
Ammetto che alla prima lettura di Malazan (in italiano)
ero anch'io uno degli scettici. Mi ci è voluta una rilettura per
riuscire a capire la genialità dello scritto.
Erikson è, secondo me, lo scrittore più dotato di
questo genere. Non è il migliore nelle trame, non è il migliore
nella creazione dei personaggi, non è il migliore nell'originalità
delle idee. Certo, è in gamba in tutti questi settori della
scrittura, ma esistono artisti più abili di lui in tutti i campi. La
sua forza consiste nel riuscire a creare un testo incredibilmente
complesso, eppure coerente, preciso, quasi schematico, senza sprecare
nemmeno una parola. Tutte le pagine del libro sono funzionali,
nessuna è messa lì a caso.
So che ne dubiterete alla prima lettura, come me. Ma
fidatevi quando vi dico che tutto ha un perchè, tutto ha senso,
nulla è lasciato al caso. Erikson sa esattamente da dove è partito
e dove vuole arrivare, nonostante la complessità della saga. Se
questo sembra una cosa da poco, fidatevi ancora una volta del mio
parere: non lo è.
Nota sulla traduzione in italiano
La versione italiana è edita dall'Armenia e conta
attualmente 7 dei 10 volumi originali. Alcuni, con una discutibile
scelta editoriale, sono stati divisi in due parti.
Trovate la serie su Amazon, a partire dai Giardini della Luna (solo in versione cartacea) ad un prezzo tutto sommato
accettabile.
In italiano ho letto i primi due volumi e udite udite,
ve li consiglio. Certo, sarebbe meglio leggerseli in originale, ma
ancora una volta devo menzionare la straordinaria complessità
dell'opera. Quindi leggeteveli prima in italiano (almeno 2 volumi) e
se vi piacciono acquistateli in originale, perchè sono piuttosto
difficili come scrittura in inglese e dovrete già concentrarvi sulla
trama per non perderne il filo.
Un passo alla volta e ricordate che solamente con una
rilettura potrete godervi appieno una delle 5 saghe fantasy migliori
di sempre.
2 commenti:
Uno dei miei autori preferiti. A livello di fantasia sfrenata e capacità di coinvolgere in un opera grandiosa, forse il mio prediletto in assoluto.
Concordo appieno con Unexist nel sostenere non sia un’epopea adatta a tutti. La complessità e la vastità delle scene gestite è disarmante e i “poteri” di alcuni personaggi possono forse far storcere il naso. Ad ogni modo un esperienza di lettura “diversa” e a mio parere del tutto appagante, con colpi di scena nel proseguo della saga da far impallidire le teste mozzate di Martin.
Per veri appassionati di fantasy e military fantasy.
Unico appunto sulla caratterizzazione fisica dei personaggi: qualche dettaglio in più in alcuni di essi avrebbe agevolato i lettori a memorizzare il tutto, ma certamente Erikson è scrittore da preferire andare al sodo. Ha troppe cose da estrarre dalla sua mente geniale per perdersi in futilità come il colore dei capelli di questo o quel personaggio…
Vero, le descrizioni fisiche non sono il suo forte. Comunque non è un grosso problema, lascia più spazio all'immaginazione ^_^
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