Titolo: Deserto
Rosso. Abitanti di Marte
Autore: Rita Carla
Francesca Monticelli
Pagine: 163 ca
Rating: 9/10
Genere:
Fantascienza
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Deserto
rosso. Gli abitanti di Marte.
Seconda
puntata di questo avvincente racconto.
Sarò breve
stavolta, voglio scrivere il meno possibile sulla trama per non
rovinare la sorpresa a nessuno, sarebbe davvero una cattiveria da
parte mia.
Anche questa
volta l’autrice è abile nel catturare la nostra attenzione e
trascinarci inesorabilmente dentro la storia. Come nel primo
episodio, il presente della nostra protagonista si alterna ai ricordi
del passato, in particolare agli ultimi mesi di vita nella stazione
spaziale e a agli avvenimenti che l’hanno portata a prendere la
decisione di partire per questa avventura suicida. Ma oltre al suo
punto di vista abbiamo anche quello di un altro membro
dell’equipaggio, Hassan, quello con il lato più oscuro di tutti,
ma che rivelerà molto di sé e ci farà cambiare idea, o forse no?
Nel
precedente abbiamo lasciato Anna (la protagonista) ferita, nei pressi
della Valles Marineris. Non conosciamo bene cosa le è
accaduto, la ritroviamo che si risveglia in un letto, al caldo. I
suoi ricordi tornano indietro a narrare i giorni che hanno preceduto
il suo gesto.
Come
sappiamo, la permanenza su Marte, per l’equipaggio dell’ Isis, si
sta facendo pesante. I rapporti tra i membri sono tesi, le ricerche
non danno i risultati sperati e, a causa delle poche risorse, dalla Terra continuano a rinviare il lancio di una nuova missione che
dovrebbe portare loro nuove attrezzature e nuovi membri.
Intanto
l’equipaggio si sta sgretolando, la morte di Dennis e quella di sua
moglie, (accidentale?) Il rapporto strano che si crea tra Hassan e
Anna, mentre Robert diventa sempre più incomprensibile.
Anna, non ce
la fa più e per la prima volta desidera tornare a casa, ma le
notizie da Houston sono tutt’altro che confortanti; finalmente la
probabile scoperta di una pozza d’acqua riaccende la speranza. Ma
c’è una altra cosa che non quadra: la presenza di un segnale radio
nei pressi della Valles Marineris, captata chiaramente quando si
trovavano nelle sue vicinanze, durante la raccolta dei campioni.
Come per la
prima parte, la narrazione scorre velocissima, e ti ritrovi a
divorare le pagine. I misteri
non ci vengono svelati tutti, sono poche le risposte che abbiamo su
ciò che è davvero successo a bordo dell’Isis, mentre qualcosa
s’inizia a capire sull’identità dei soccorritori di Anna.
Se proprio
devo trovarle un difetto, è questo: finisce. E lo fa troppo presto.
Purtroppo
dobbiamo restare ancora con il fiato sospeso, almeno fino a Marzo
dell’anno prossimo, quando verrà pubblicata la terza parte, per
sapere cosa è davvero successo e cosa ancora dovrà succedere. Non
mancano i colpi di scena e credo che non rimarrò delusa. Avvincente. In
una parola... da leggere!
Il prossimo
volume uscirà con il titolo: Deserto Rosso. Nemico Invisibile. Sono
davvero curiosa.
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